martedì, ottobre 21, 2008

Baricco e il sopavvalutato

Cari i mie oggi vorrei parlare di quel grande scrittore, regista, intellettuale, critico, insegnante, direttore di scuola e credo anche Superman e le opere per lui sopravvalutate:

La Nona sinfonia di Beethoven, la Gioconda di Leonardo da Vinci e il Partenone.

La Nona sinfonia per me è una delle opere piu' belle e coinvolgenti che siano state scritte, con cambiamenti di ritmo, coinvolgimento emotivo, piacere per l'orecchio credo che sia l'opera somma di uno dei piu' grandi compositore di musica Classica (o colta).

La Gioconda oltre che a essere una delle opere piu' famose di Leonardo è anche un'opera di una bellezza immensa: l'espressività della protagonista il sorriso tra il malinconico e "l'ivverente", l'effetto ottico dello sguardo della Gioconda che sembra seguirti in ogni tuo spostamento, lo sfondo con il famoso sfumato di Leonardo che cerca di ricreare con il pennello l'effetto dell'atmosferico che atuena e smorza sia i colori che i contorni degli ogetti a noi piu' lontani ma allo stesso pieno di particolari ben riconoscibili.

In fine anche il Partenone viene considerato un'opera sopravvalutata... è vero come fa a non essere sopravallutata una delle opere architettoniche piu' belle e maestose dell'era ellenica. Uno dei tempi in stile dorici piu' belli e maestosi mai costruiti con ben 92 meope in basso rilievo di una bellezza inaudita, un'opera ingegneristica immenanza e quasi inimmaginabile per la tecnologia del tempo.

Lui ci dice che quest'opere sono state sopravalutate perché gli è stato dato un valore simbolico nel tempo e nella fortuna critica che le ha portate ad essere tra le opere eterene e piu' importanti della storia culturale ed artistica dell'uomo.

A questa critica si può rispondere che l'arte è un simbolo che tocca la nostra coscenza e ce la fa riconoscere come arte o opera d'arte. Infatti come dice Brandi l'opera d'arte diventa tale quando essa viene riconosciuta in quanto tale dalla coscenza di chi la vede. Oltra a questo ogni opera o autore deve le sue fortune alla critica infatti se il Longhi non avesse "riscoperto" Piero della Francesca e Michelangelo Merisi detto il Caravaggio probabilmente sarebbero considerati ancora oggi "artisti di seconda fascia".

Quindi si la fortuna critica rende un'opera d'arte immortale come il significato simbolico che gli viene dato ma se essa non ha un valore che ogni volta che la vedi colpisce la coscenza dell'uomo smette di avere il valore d'opera d'arte.

Quindi credo che Baricco dovrebbe chiedersi se lui non è un sopravvalutato o uno che si sopravvaluta?

Per dare forza a questo mio dubbio cito un'intervista a Luttazzi da parte di Gialuca Mercadante per la rivista letteraria "Orizzonti" ha detto: "Gli artisti italiani che preferisco oltrea a Gadda sono Manganelli, Aldo Busi, Arbasino e Faliano Non sopporto invece quelli che usano le pagine per mettere il porio IO in mostra. Un IO io POSA" Mercadante gli domanda "Scommetto che leggi tutti i romanzi di Baricco allora ?" Luttazzi risponde: "Ecco bravo Baricco non lo sopporto proprio! Castelli di Rabbia! Già solo il titolo mi faceva accapponare la pelle. Apro il libro leggo la prima frase e mi sono trattenuto dal lanciarlo soio perché ero in una libreria! Troppo lezioso. Non a caso, la sua vera attività è fare cosrsi di scrittura creativa".

Cari i mei voi quindi anche voi la pensate come me che l'unico ad essere veramente sopravvalutato è Baricco?

Adie

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14 Comments:

Blogger Marco Ferri said...

Baricco chi?

1:08 PM  
Anonymous Anonimo said...

damn!
non c'hai capito una sega alora di quel c'ha detto..O_O

1:34 PM  
Anonymous Anonimo said...

Sono assolutamente d'accordo con te...
Il sopravvalutato è lui...e, sinceramente, non m'è mai piaciuto.

L'ho conosciuto, ai suoi esordi, quand'ero ancora all'università...Ricordo una sua autopresentazione altamente vaneggiante e di dubbio gusto...Della serie "So' bello, so' figo e so' bravo solo io!"

...purtroppo la "letteratura" attuale questo ci propone...E ci sono persone di un certo valore, come Roberto Saviano, che non hanno più una vita solo per aver raccontato la verità...Mah...questa è la nostra Italia...

Un bacione, spero tu stia bene...Io continuo a lottare, ma è dura :(
A presto

9:51 PM  
Blogger ggrillo said...

Baricco, Baricco,
questo nome non mi è nuovo.
Quando sono inciampato nel suo nome? Ma soprattutto: perchè? Non è dato sapere.

La nona era considerata da Beethoven la sua opera migliore. Evidentemente la sopravvalutava, così come sottovalutava la terza che è la sua sinfonia migliore.

Bene, vado a rimorchiare la mia zuccheriera.

8:18 AM  
Anonymous Anonimo said...

Baricco è una metopa

9:46 AM  
Anonymous Anonimo said...

erano meglio i commenti di prima
w il dvx

9:47 AM  
Anonymous Anonimo said...

E se lo dice lui che è il Signor Nessuno della letteratura... lui sì che se ne intende di storia dell'arte, di musica colta occidentale (è scorretto chiamarla "classica") e di architettura... strano che non abbia infilato anche -chessò- Leopardi in questa sua spirale di stronzate... ha proprio scelto i tre esempi migliori per illustrare la sua (molto) discutibile tesi...

Non c'è speranza, è proprio un imbecille gonfio solo di piscio e vento (cit.). Uno che scrive i libri munito di fotocopiatrice e pompa da bicicletta non è nemmeno degno di esser chiamato McGyver.

12:13 AM  
Anonymous Anonimo said...

Sentito che roba? Studenti in piazza per difendere il diritto allo studio?

Ma da quando in quà a scuola si studia?

A scuola (ed all'università) ci si va per altri motivi: perchè altrimenti si deve andare a lavorare, per mostrare ai compagni di classe gli abiti costosi comprati dai genitori, per far le peggio cazzate, filmarle e poi metterle su iutiub, per fare i bulli con i deboli, per provarci con le ragazze (fallendo 99 volte su ciento), per spacciare droga e per consumarla, per far vedere al popolo lo zaino firmato, perchè altrimenti non c'è nessuno che nota l'abbronzatura da lampada, ecc.

Ed in piazza mica ci si va per difendere il diritto allo studio! Ci si va per non stare sempre in classe, per spaccare le vetrine, per caricare la polizia, per mostrare la maglietta del cieghevara, per imbrattare i muri con lo sprai, per cercare di trombare le ragazze, perche' è figo fare il manifestante, perchè ci vanno tutti, ecc.

E chi vuole veramente studiare? Ah, ma loro si iscrivono alle scuole private, no?

E quello 0,00000000001% degli studenti iscritti alle scuole pubbliche che vogliono studiare (incredibile ma vero, ci sono)? Quando c'è la manifestazione, se ne stanno a casa...a studiare!

W la fica (sia in classe che in piazza)!

8:53 PM  
Anonymous Anonimo said...

Io mi domando quanti studenti che sono scesi in piazza hanno effettivamente letto il testo della rifoma Gelmini e quanti invece ne sparlano solo per sentito dire.

10:31 PM  
Anonymous Anonimo said...

Gli ultimi due commenti in questo blog, per altro totalmente fuori tema, sono davvero rappresentativi della situazione attuale. Sono contento di connazionare con gente del vostro calibro ragazzi! Lunga vita all'Italia che si dispera e all'Italia che si innamora, ma solo quando glielo dice la tv. Vado in bagno a cagare, grazie; contro la stitichezza siete insostituibili.

2:28 PM  
Anonymous Anonimo said...

oscar raffone e l'anonimo delle 10,31 sono due merde!

3:40 PM  
Anonymous Anonimo said...

Anche l'anonimo delle 3:40 PM

4:15 PM  
Blogger Marco Ferri said...

Leggendo il post di Oscar Raffone sono scoppiato a ridere: mi sembrava la descrizione dettagliata di quando andavo a scuola io (anche se all'epoca non esisteva Youtube, e tantomeno internet).

8:50 PM  
Anonymous Anonimo said...

sul fatto che baricco un pò se la tiri sono d'accordo, che i suoi libri nn siano poi chissà che lettura pure.
Sul fatto che oggi giorno lo considerano un mezzo dio nn lo condivido per nulla...ma nn condivido molto nemmeno le tue tre scelte...i gusti.

2:54 PM  

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